Archivio di Stato di Padova, Corte d’Assise Straordinaria, b. 869, fasc. sentenza n. 459 su Rinaldi Antonio, allegato senza numero (intervento dell’ANPI di Luino)

A.N.P.I. Associazione Nazionale Partigiani d’Italia SEZIONE DI LUINO N. 1528 di prot. Oggetto Dichiarazione Luino li 18 settembre 1947

In qualità di Segretario dell’Associazione Partigiani d’Italia sez. di Luino (Varese) posso attestare in piena coscienza di aver conosciuto il Sig. RINALDI Antonio fu Giuseppe, ex. Brig. Della g.n.r. addetto al casermaggio, di stanza a Monselice (Padova) e questi pur sapendo che io mi trovavo colà in missione di collegamento e scambio di munizioni e di armi mi aiutò sempre nelle mie peripezie. Due volte di notte, mi tene avvertito di rastrellamenti che avrebbero operato i tedeschi e mi fece rifugiare al sicuro. Ebbi modo di conoscere i suoi veri sentimenti antifascisti e mi disse che si trovava colà insieme a quelle “canaglie” (sue parole) per non andare nei campi di concentramento in Germania. Egli desiderava ardentemente tornare (dopo 9 ani di R. Esercito) a casa per lavorare e riabbracciare i suoi figliuoli. Tanto mi consta, e mi dichiaro pronto a ripetere davanti alla Giustizia. Si rilascia la presente dichiarazione per gli usi di legge. IL SEGRETARIO DELL’A.N.P.I. Sez. di Luino (Varese) (Angelo Mutti)

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