INTERROGATORIO DELL’IMPUTATO L’anno 1947 e questo dì 27 del mese di gennaio in Padova avanti di Noi Dott. Mario Cicogna Pubblico Ministero presso la Corte Straordinaria d’Assise di Padova assistiti dal Segretario Sottoscritto; E’ comparso l’imputato sottoindicato, il quale viene da Noi invitato a dichiarare le proprie generalità ammonendolo delle conseguenze cui si espone chi si rifiuta di darle o le dà false. L’imputato risponde: Sono e mi chiamo Rinaldi Antonio fu Giuseppe e di Scarpati Gemma nato a Napoli il 1.VII.1917 ed ivi domiciliato in via Bernardo Celentano 9 = autista meccanico = alfabeta = ho militato = incensurato. Nomino mio difensore l’Avv. Prof. Corrado Puchetti = presso lo studio del quale eleggo domicilio. Contestatogli le imputazioni risultanti dagli atti R. Quale brigadiere della g.n.r. di Monselice addetto all’ufficio vestiario e autista sia dietro ordine del mio superiore capitano Meneghini effettuato in Monselice nell’ottobre 1944 l’arresto di alcuni garibaldini, di quali non ricordo i nomi,. Nego di aver sottratto una radio a Temporin Cesare, né cose varie a Bernardini Antonio. Nel maggio 1944 io ero ammalato. Non è, quindi, possibile abbia compiuto tale rapina a danno del Bernardini. Nego, inoltre, di aver perquisito abitazioni in Monselice. Non è vero che io abbia seviziato Sattin Bruno, né Russi Damiani Alfio. Questi fu percosso, ma dal mar. Curzio Raffaele e non da me. Nego, poi gli addebiti mossimi da Bregolin Primo. Nego ogni altra eventuale imputazione, dal momento che ho sempre agito correttamente. L.C.S. Antonio Rinaldi