Archivio di Stato di Padova, Corte d’Assise Straordinaria, b. 866, fasc. sentenza n. 445 su Cursio Raffaele e Callegaro Primo, foglio 182

Monselice 26.6.1945

Io sottoscritto dichiaro che la sera del 18.10.1944 essendo stato pedinato dal compagno (Edera) non mi recai a casa perché intesi dal sopra nominato che le G.N.R. locali dovevano effettuare un rastrellamento in paese, ebbi ordine dallo stesso di avvisare anche i miei compagni ma non feci in tempo perché l’orario era inopportuno dato che il coprifuoco era alle ore 21. Così diecisi di recarmi a pernottare a casa di un mio amico e cioè da Greggio Dino abitante in via Argine sinistro. Circa alle 3 del mattino sentii battere con violenza la porta così in breve mi accorsi che la casa era circondata da 17 repubblicani che mi ricordo i nomi di: brig. Curzio, brig. Dancci, Montin Giovanni e gli altri non conosco i nomi. Di la mi accompagnarono assieme al mio compagno nella caserma della G.N.R. di Monselice. Il giorno appresso mi levarono dalla cella per interrogarmi; nell’entrare nella sala d’interrogatorio con un violento pugno datomi all’improvviso nel naso dal Brig. Curzio ove mi sentii mancare i sensi, dubito dopo il Montin Giovanni con un grosso nervo di bue animato in ferro comincò con tutta forza a battermi ove mi ridusse quasi in fine di vita in meno di mezz’ora, così cadendo al suolo senza dare segno di vita. Omissis (F/to Alfio Rossi) per copia conforme IL SEGRETARIO Al Col. Segni (?) per unione agli atti del proc. To il Brig. Curzio Raffaele

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