Archivio di Stato di Padova, Corte d’Assise Straordinaria, b. 866, fasc. sentenza n. 445 su Cursio Raffaele e Callegaro Primo, foglio 205

INTERROGATORIO DELL’IMPUTATO L’anno 1946 e questo dì 28 del mese di novembre in Padova Avanti di Noi Dott. Avv. Dino Segni Pubblico Ministero presso la Corte Straordinaria d’Assise di Padova assistiti dal Segretario sottoscritto; è comparso l’imputato sottoindicato il quale viene da Noi invitato a dichiarare le proprie generalità ammonendolo delle conseguenze cui si espone chi si rifiuta di darle o le dà false. L’imputato risponde: Sono e mi chiamo: Cursio Raffaele, di Raffaele, già qualificato, Ripeto che non corrisponde al vero che io abbia malmenato o sottoposto a sevizie chicchessia. Ciò nego in modo particolare per Miotto Vittorio, ceh non ricevette da nessuna violenza, e per Fasolato Guglielmo, il cui arresto fu dovuto ad una azione di compagnia. Ai primi del mese di dicembre 1944 fu arrestato a Carrara S. Giorgio un certo Zanettin, perché colpito da mandato di cattura dall’U.P.I. di Padova, e posto subito a disposizione di tale ufficio. Verso il venti di gennaio ricevemmo il mandato di cattura per altri cinque giovani, che facevano parte della squadre di Zanettin. Il giorno ventitre fu fatta l’azione e furono arrestati Guglielmo Bruno, Giorgio Angelo, Barveo Alessandro, Bergamasco Antonio e il predetto Fasolato Guglielmo, i quali furono anch’essi messi subito a disposizione dell’U.P.I. dopo essere stati tra o quattro giorni nelle carceri mandamentali di Monselice in attesa di un mezzo di trasporto. Escludo che alcuno dei cinque sia stato maltrattato e bastonato. Non mi risulta che siano stati lasciati senza cibo. A.D.R. Scarparo Fedora è stata arrestata da alcuni militari della compagnia, perché staffetta di una formazione partigiana. L’ordine venne da Padova, credo dal comando provinciale della g.n.r. La Scarparo fu rilasciata dopo venti giorni e fu trattata bene, non ricordo se ci sia stata un’azione a carico di Sattin Bruno. Ho partecipato all’arresti di Miotto Vittorio a Campagnola di Brugine. L’azione era collegata con quella dei demo-cristiani di Carrara S. Giorgio. A d.r. Non ho partecipato all’arresto di Capuzzo Guglielmo, anzi, come ho detto, mi sono adoperato per farlo rilasciare, ciò che difatti avvenne tanto che non fu trasferito a Padova, un rilasciato direttamente da Monselice. Non ricordo quanto si riferisce a Maro (?) Luigi e Giuseppe. A d.r. Ho partecipato all’arresto di una parte e non di tutti i garibaldini di Monselice, come mi si contesta. Eravamo divisi in squadre e la mia squadra procedette a tre o quattro arresti. L.C.S. Cursio

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