Archivio di Stato di Padova, Corte d’Assise Straordinaria, b. 868, fasc. sentenza n. 448 su Marzon Bruno et al., fascicolo non numerato [delle perizie], foglio 9

si apprende che l’8/4/1946 avanti a Noi Dr. Luigi Burato G; Istruttore “allo scopo di averne in processo atto legale da cui risulti la natura e l’entità delle lesioni riportate da Bordignon Domenico abbiamo fatto venire alla nostra presenza il Sig. Prof. Cesare Soprana nominato perito con ordinanza in data odierna” il quale afferma: “Sono e mi chiamo Prof. Cesare Soprana di Arturo di anni 36 nato a Vigasio residente a Padova; ass. e l.d. di Med. Legale. Il perito risponde: il periziando mi riferisce che nella prima decade dell’ottobre 1944 la sua casa venne circondata da un gruppo di tedeschi i quali dopo averlo trovato lo interrogarono e lo percossero violentemente con calci, con colpi di mitra e con attaccapanni. Riportò intense contusioni al volto, alle spalle, al dorso ed al sacro. Attualmente non ha disturbi. A seguito dei colpi sofferti al volto riportò frattura di vari denti che successivamente furono sostituiti. Obiettivamente non si riscontrano esiti di lesione se non a carico dei denti; si nota che tanto all’arcata superiore che alla inferiore la maggior parte dei denti è costituita da apparecchi di protesi mobile che si dicono ben tollerati. Si ritiene che il Bordignon sia stato ammalato per un mese e (subordinatamente alla veridicità delle sue asserzioni circa il nesso di causalità) che residui indebolimento permanente dell’organo della masticazione. Non vi sono elementi per affermare che vi sia stato pericolo di vita. L.C.S.”

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